Il Natale dei Calabresi di Roma

Natale 2025, foto ricordo dei Calabresi di Roma guidati da Luigi Salvati

Natale insieme per i Calabresi Capitolini

di Pino Nano

Siamo alle porte delle Feste di Natale e dappertutto in questi giorni gruppi di amici e di intere comunità si ritrovano insieme per anticipare il Natale e gli auguri per la fine dell’anno.

E’ accaduto così anche per i Calabresi Capitolini di Roma che l’altra sera hanno invaso una rinomata trattoria romana del quartiere San Lorenzo per ritrovarsi insieme e “raccontarsi il Natale delle origini”. Un gruppo affiatato, fatto di professionisti, gran parte di loro avvocati,medici,professori, e giovani ingegneri informatici, molti dei quali hanno frequentato le aule universitarie della Sapienza di Roma, e hanno abitato sotto lo stesso tetto nella famosa Casa dello Studente della Sapienza.

“Erano anni in cui – ricorda il loro Presidente avvocato Luigi Salvati– si studiava da mattina a sera, si facevano mille sacrifici, e si aspettava il Natale per tornare finalmente a casa, io a Cariati, e riassaporare vecchi odori e vecchi sapori di casa. Anni meravigliosi per tutti noi, pieni di sogni ancora nel cassetto, pieni di emozioni e di incertezze, di paure e di aspettative, e che sono volati via in un baleno. Oggi ci ritroviamo per fortuna tutti insieme per riimmaginare tutti insieme il nostro domani e riprogettare i nostri orizzonti privati, e tutto questo è assai bello, perché ci riporta giovani e spensierati come allora”.

A metà della cena, rigorosamente tutta calabrese, il Presidente Luigi Salvati ha poi anticipato quelli che saranno gli impegni futuri dell’Associazione, una serie di incontri culturali interamente dedicati ai grandi scrittori calabresi del 900, partendo, o meglio, ripartendo proprio da Corrado Alvaro, alla luce soprattutto della decisione recentissima presa dal Ministero della Cultura di dare spazio e notorietà all’opera omnia dello scrittore di San Luca d’Aspromonte.

Ma sarà lo stesso con tutti gli altri, da Repaci a Zappone, da Fortunato Seminara a Calogero, a Costabile, allo stesso Berto, pur essendo lui di Mogliano Veneto, riproponendo magari una lettura più organica dell’ultimo libro scritto su Alvaro dalla stessa Giusy Staropoli Calafati, o invitando qui a Roma il neo Presidente della Fondazione Corrado Alvaro, l’editore reggino Franco Arcidiaco per parlare finalmente di vera “cultura”.

“Il desiderio dei nostri iscritti sarebbe anche un altro – dice ancora Luigi Salvati- ed è quello di poter invitare qui a Roma, nel teatro della nostra vecchia Casa dello Studente il giudice Nicola Gratteri, per sentire dalla sua voce cosa in termini concreti ognuno di noi può ancora fare contro il mondo organizzato del crimine. Noi in questi giorni gli manderemo una lettera ufficiale, ma con tutti gli impegni che ha e i fascicoli sul suo tavolo alla Procura di Napoli non ci meraviglierebbe un suo possibile rinvio o addirittura un rifiuto. Ma ci proveremo lo stesso e comunque”.

Il giornalista e critico d’arte Rosario Sprovieri (originario di San Pietro in Guarano) sogna invece di poter organizzare nel cuore del quartiere di Casalbertone dove oggi lui vive, una grande rassegna internazionale di pittori calabresi, da Andrea Cefaly a Lorenzo Albino, da Enotrio ad Aldo Turchiaro, a tantissimi altri ancora “per dimostrare alla grande Roma quanto anche la nostra pittura abbia influito positivamente alla crescita della storia dell’arte del ‘900 in Italia”. Ma nessuno meglio di lui potrebbe realizzare questo sogno, che da Direttore del Teatro dei Dioscuri del Quirinale ha organizzato e visto passare davanti ai suoi occhi il fior fiore degli artisti di mezzo mondo.

Sogni, insomma, che non finiscono mai per noi calabresi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *