Sigfrido Ranucci “Siamo tutti noi”

Pino Nano racconta la vicenda Ranucci

Sigfrido Ranucci, non lasciamolo solo. Lui è tutti noi

di Pino Nano

Si allarga a macchia d’olio l’onda di affetto e di solidarietà in favore e in difesa del giornalista di RAI Report Sigfrido Ranucci, vittima in queste ore di un gravissimo attentato dimanitardo.

Dopo il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha fatto pervenire a Sigfrido Ranucci la sua solidarietà, esprimendo “severa condanna” per il grave gesto intimidatorio, e dopo le dichiarazioni della premier Giorgia Meloni, che esprime “piena solidarietà al giornalista Sigfrido Ranucci e la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio da lui subito”, ricordando che “La libertà e l’indipendenza dell’informazione sono valori irrinunciabili delle nostre democrazie, che continueremo a difendere“, oggi arriva il messaggio personale e corale del presidente di RAI Senior Antonio Calajò.

Il Presidente di RAI Senior Antonio Calajò

“Inaudita – commenta Antonio Calajò- la barbarie di queste ore contro il giornalista di Report, e le immagini riproposte da tutte le TV europee della sua auto sventrata da una bomba accanto a quella di sua figlia, devono costringerci ad una riflessione severa e generale. Qualcuno ha provato ancora una volta a fermare o a condizionare la libertà di stampa colpendo durissimamente un cronista di cui la RAI deve andare fiera. RAI Senior si schiera dalla parte del giornalista minacciato e di tutta la sua redazione e si augura che si giunga al più presto a capire chi si nasconde in realtà dietro tanta barbarie, e paghi per intero quello che ha fatto. La libertà di stampa resti un principio sacro della nostra storia repubblicana -dice ancora Antonio Calajò- e come tale vada difesa senza se e senza ma”.

Antonio Marano Presidente Facente Funzioni della RAI

Ma anche il presidente facente funzioni Antonio Marano e l’intero Cda Rai esprimono massima e convinta solidarietà al giornalista Sigfrido Ranucci per il violento e vile attentato di cui è stato vittima e “respingono con forza e determinazione ogni tentativo di intimidire chi svolge il proprio lavoro al servizio del pubblico”. Non saranno certo le intimidazioni – che condanniamo in qualunque forma si presentino – a fermare il nostro dovere di informare e continuare a raccontare la realtà nella quale viviamo. Una realtà troppo spesso “avvelenata” dall’incapacità di costruire dialoghi costruttivi, che ci impegneremo ancora di più a promuovere, contro ogni violenza, contro ogni sterile contrapposizione.

Giampaolo Rossi e Roberto Sergio
L’AD della RAI Giampaolo Rossi con Roberto Sergio già Direttore Generale della RAI

Così come anche l’Amministratore Delegato Rai Giampaolo Rossi e l’intera azienda si stringono al fianco di Sigfrido Ranucci ed esprimono massima solidarietà per il grave e vile attentato intimidatorio. 

“Il ruolo della Rai e di chi opera al suo interno è quello di garantire dialogo, pluralismo e rispetto nel racconto quotidiano del nostro tempo”. 
“La Rai -sottolinea Giampaolo Rossi– respinge con forza e determinazione ogni minaccia contro chi svolge il proprio lavoro nel Servizio Pubblico. L’essenza vitale della nostra democrazia è la libertà informativa che la Rai garantisce e che i suoi giornalisti rappresentano. Ogni tentativo intimidatorio contro chi lavora per un’informazione libera e indipendente è un attacco allo stesso Servizio Pubblico”.

Roberto Pacchetti Direttore della Testata Giornalistica della RAI

Ma c’è anche Roberto Pacchetti che fa sentire forte la sua voce.

“La Direzione e tutti i giornalisti della Testata Giornalistica Regionale condannano con fermezza ogni forma di violenza e intimidazione contro chi svolge il proprio lavoro, in questo caso come giornalista del servizio pubblico. “La libertà di informazione – ribadisce la Direzione della Tgr – è l’essenza della nostra democrazia e non saranno certo le minacce a fermare il dovere di raccontare la realtà.”

Paolo Corsini direttore Approfondimento RAI

«Piena solidarietà a Sigfrido Ranucci, a sua figlia e a tutta la sua famiglia da parte mia e di tutta la Direzione Approfondimento Rai».

Ad esprimerla è anche Paolo Corsini, direttore dell’Approfondimento Rai, che tra le sue offerte informative ha appunto il programma Report. Paolo Corsini auspica «con forza che vengano individuati quanto prima gli autori di quello che è un attentato vile e intollerabile, anche perché colpisce i valori di libertà, dialogo e pluralismo che il nostro lavoro quotidianamente tutela e promuove».

Sul fronte sindacale intervengono UNIRAI e USIGRAI, due note diverse ma unanimi nella condanna dell’attentato e nella solidarietà piena al giornalista colpito.

L’Usigrai:”Un attentato spaventoso che ci riporta indietro agli anni più bui. Siamo vicini a Sigfrido Ranucci alla sua famiglia dopo che nella notte la sua auto è esplosa davanti a casa. Pochi minuti prima era passata lì davanti la figlia. Siamo certi che né Sigfrido né i colleghi di Report si lasceranno intimorire. Saremo sempre al loro fianco – si legge nella nota – affinché possano continuare liberamente il loro lavoro d’inchiesta. Abbiamo denunciato in questi mesi come la Rai abbia ridotto lo spazio a disposizione di Report e soprattutto il clima d’odio e insofferenza per le inchieste della redazione. In prima serata su Rai1 si è arrivati addirittura – da parte della seconda carica dello Stato – a definire i colleghi di Report “calunniatori seriali”, senza che né il conduttore né l’azienda prendessero le distanze. Una campagna d’odio contro il giornalismo d’inchiesta che deve finire”.

Francesco Palese Segretario Generale di UNIRAI

L’UNIRAI: “Sgomento e indignazione -dice Francesco Palese segretario generale di UNIRAI– per il gravissimo atto intimidatorio che ha colpito Sigfrido Ranucci e la sua famiglia, davanti alla loro abitazione.Un gesto vile e disumano, che avrebbe potuto provocare una tragedia e che colpisce nel modo più odioso possibile: portando la violenza nella vita privata di un uomo e dei suoi affetti più stretti.A Ranucci e ai suoi cari va la solidarietà piena e sincera di Unirai e dei suoi iscritti.
Ci auguriamo che le autorità facciano rapidamente piena luce sull’accaduto e che i responsabili siano individuati e puniti con la massima severità.Davanti a simili atti di barbarie, non ci sono colori né appartenenze: c’è solo la condanna, netta, di chi crede nei valori umani e civili che tengono insieme un Paese”.

Vicinanza a Sigfrido Ranucci, alla famiglia e alla Rai anche dal sindacato dei giornalisti Figec “non è più solo il tempo della solidarietà, ma quello della tutela e dell’inasprimento delle pene per chi usa violenza nei confronti dei rappresentanti delle forze dell’ordine e dei giornalisti».

«L’informazione e il lavoro – ricorda la Figec – sono due diritti tutelati dalla costituzione e come tali devono essere garantiti. Chi usa violenza nei confronti dei giornalisti e delle forze dell’ordine deve andare subito in galera e ci deve rimanere per un bel po’”. 

Mia Ceran conduttrice di TvTalk in onda oggi sabato 18 ottobre su RAI Tre

E si apre con un attestato di solidarietà a Sigfrido Ranucci per l’attentato subito giovedì notte il nuovo appuntamento con “Tv Talk”, condotto da Mia Ceran ed in onda su sabato 18 ottobre alle 15.00 su Rai 3. A commentare la vicenda Riccardo Iacona, Maria Volpe e Carlo Puca.

Naturalmente vi daremo conto degli sviluppi di una vicenda di cui oggi parla davvero il mondo intero.Le immagini dell’auto di Sigfrido ci riportano pesantemente e brutalmente al ricordo degli anni delle stragi.

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