
Tutto pronto a Marsala per la Seconda Edizione del Premio Mozia 2025.
di Pino Nano
È stato Gianni Letta, presidente del Comitato Scientifico del Premio Internazionale Mozia, a comunicare ufficialmente i nomi dei vincitori di questa “Seconda Edizione del Mozia”, fortemente voluto dall’Associazione Strada del Vino Marsala –Terre d’Occidente e dal “Vomere”, il più antico periodico siciliano, con il supporto della Fondazione Whitaker.
“Rincorriamo un solo obiettivo– ripete quest’anno Salvatore Lombardo, notaio siciliano e Presidente delle Strade del Vino di Marsala– ed è quello di premiare le eccellenze italiane ed internazionali e rilanciare alla ribalta nazionale l’Isola di Mozia ricca di storia e di bellezze paesaggistiche e naturalistiche perché diventi finalmente Patrimonio dell’Unesco”.

La cerimonia ufficiale di consegna dei Premi si svolgerà sabato 21 giugno sull’Isola di Mozia presenti le massime autorità istituzionali dell’isola, e che si aprirà con il ricordo da parte del Presidente della Giuria del Premio, Gianni Letta, del giornalista Mario Nanni, tra i fondatori del Premio, e a cui andrà il Premio Alla Carriera alla memoria.

Tra i premiati di quest’anno ci sono eccellenze del giornalismo, della medicina, della ricerca scientifica, del mondo della Chiesa, del mondo della solidarietà, del cinema, della creatività e della stessa Intelligenza Artificiale, che è tema di grande interesse planetario.
Quest’anno ad aprire la carrellata dei premiati sarà il giornalista Bruno Vespa a cui va il Premio Mozia alla Carriera per il giornalismo, una vita la sua interamente dedicata e votata al giornalismo, al mondo della comunicazione, cosa che Bruno Vespa fa da Maestro e da grande innovatore di questo nostro mondo. Per lui sono ormai 60 anni pieni di carriera, una storia professionale di altissimo profilo e di grande carisma, che oggi all’età di 80 anni fa ancora di lui uno dei protagonisti principali del giornalismo italiano nel mondo.
Per il mondo affascinante dell’Intelligenza Artificiale la palma d’oro del Premio Mozia spetta quest’anno a Padre Paolo Benanti che è il massimo filosofo e testimone assoluto della materia all’interno della Chiesa moderna, e a cui lo stesso Papa Francesco aveva affidato il compito di analizzare e ”raccontare” l’Intelligenza Artificiale nel migliore dei modi possibili ai cristiani di questo secolo.
Ma accanto a lui a Mozia ci sarà anche uno dei “principi” del nuovo pontificato di Papa Leone XIV, il Cardinale Fernando Filoni, storico e instancabile diplomatico della Chiesa moderna nelle aree più difficili del mondo, oggi lui alla guida spirituale dei cavalieri del Santo Sepolcro, che sono una delle componenti più vive della fede e della speranza cristiana.
Per la comunicazione Istituzionale il Mozia di quest’anno è andato a Mario Viola, uno dei massimi esperti di sicurezza nazionale, storico comunicatore della Polizia di Stato, un uomo che ha seguito e accompagnato la vita e l’avvicendarsi di almeno 6 diversi Capi della Polizia, oggi lui ai vertici della Scuola Superiore di Polizia, e che è il Master formativo dei più alti gradi della Polizia Italiana. Quasi un Uomo di Stato per il suo ruolo e la sua storia personale.
Uno scienziato invece per il mondo della medicina e della ricerca, il prof. Fabio Calabrò, famosissimo oncologo all’Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena di Roma.
Per il cinema il Mozia 2025 va invece ad Alessio Boni, attore famoso per i suoi mille trascorsi teatrali e cinematografici in Italia e all’estero, un uomo a dir poco affascinante oltre che bravo, e che ha catalizzato per anni l’attenzione di migliaia di donne che in TV hanno seguito le sue fiction e le sue interpretazioni.
Ancora tre giornalisti sulla ribalta siciliana: sono Laura Chimenti, donna immagine e iconica del TG1, giornalista che ha girato il mondo alla ricerca delle ultime innovazioni tecnologiche e che in televisione viene considerata tra le donne giornaliste oggi più credibili e più seguite dello schermo. Incoronata Boccia, Vice direttore del TG1 non poteva che suggerire nome migliore di questo.
E poi un’altra donna come lei, Marta Serafini, 42 anni, straordinaria inviata del Corriere della Sera in Ucraina, dal 2015 in forza alla redazione Esteri, già inviata in Siria, Iraq, Afghanistan, una donna che vive da anni in guerra e che continua a credere nel grande valore del giornalismo “on the road”. Un esempio anche lei e non solo per le giovani generazioni, ma anche per noi che a volte crediamo di aver fatto tutto, e non è così.
Il terzo giornalista premiato sarà Federico Palmaroli, meglio conosciuto come “Osho” e che usa la matita e le sue vignette per denunciare le malefatte della politica, una satira che prima di lui portava la firma esclusiva del grande Forattini, ma a differenza di Forattini Osho utilizza per i suoi editoriali strumenti e immagini che ai tempi di Forattini non c’erano. Dunque un grande innovatore anche lui.
E infine, Simona Malaspina, una manager moderna che si occupa di tutela dell’ambiente, di riciclaggio di rifiuti tossici pericolosi e che rappresenta nel suo specifico personale la storia della grande industria italiana.

A condurre la serata di gala, che si terrà anche quest’anno sull’Isola di Mozia tra il verde lussureggiante di questa perla del Mediterraneo sarà la giornalista Incoronata Boccia, che fino a qualche giorno fa era Vice Direttore del TG1 e che oggi invece è il Direttore Responsabile dell’Ufficio Stampa della RAI. Insomma, la massima autorità riconosciuta per il racconto che la RAI fa di sè stessa in tutto il mondo. Ma accanto a lei ci sarà anche Rosa Rubino Lombardo, giornalista direttrice del più antico giornale di Sicilia, Il Vomere, che è appunto tra gli sponsor morali del Premio, e di fatto vera padrona di casa di questa kermesse così avvolgente e affascinante, che are di fatto la grande Estate siciliana.